Gay & Bisex
Curve
di Sam_75
16.08.2021 |
7.007 |
7
"Potè così continuare a godere palpandogli le tettine, mentre il ragazzo faceva su e giù con dolcezza e femminilità..."
Era un pomeriggio di un sabato di fine estate, un tiepido settembre che manteneva un tepore ideale per il mare, ma quel po' di nuvole che non faceva soffrire il sole. La spiaggia per naturisti era ormai decimata dalle presenze turistiche e dai locali che con una giornata un po' nuvolosa sceglievano altro invece che il mare, per cui ospitava poche sparute persone che non rinunciano affatto a mostrare i propri corpi. Tra queste persone vi era un uomo di mezza età, pelle abbronzata dall'estate che volgeva ormai al termine, capelli brizzolati e un corpo che, nonostante l'età, si mostrava ancora piuttosto definito e accattivante.Era disteso sul lettino, dove aveva adagiato al millimetro il telo da spiaggia, intento nella lettura del suo romanzo erotico, cercando magari di fantasticare nei suoi pensieri, quando poco distante si accorge della presenza di un ragazzo, disteso sul suo telo sulla sabbia, e si rese conto di non essersi accorto del suo arrivo.
Decide quindi di chiudere il suo libro, avendo cura di posizionare il segnalibro nella pagina corrente, in modo da riprendere la lettura in un secondo momento dal punto in cui era arrivato, senza così perdersi nessuna riga, e dopo una rapida occhiata intorno, nel tentativo di verificare se altri nel frattempo erano giunti senza accorgersene, torna con lo sguardo su quel ragazzo.
Capelli corti scuri, occhiali da sole, pelle bianchissima, leggermente lucida, resa tale dalla crema solare, non si scorgeva nemmeno lo stacco d'abbronzatura del costume, segno questo che, con tutta probabilità, era il primo giorno che veniva nella spiaggia per naturisti. Esaminando attentamente i lineamenti, l'uomo si accorse che il ragazzo aveva un po' di pancia, cosa per cui cominciava a supporre avesse attorno ai 40 anni, non di meno, ma la cosa che lo stupiva davvero era che quel ragazzo, dalla pelle così chiara e completamente depilata, dalla vita in giù aveva curve mozzafiato.
Disteso sulla schiena, ma coi gomiti puntati in modo da poter guardare attorno, il ragazzo teneva una gamba distesa e l'altra leggermente sollevata che, puntellando col tallone, lasciava inarcare il piede sulla sabbia. L'uomo di mezza età, guardandolo dal suo lettino in quella posizione, notava quanto affusolata era quella gamba leggermente sollevata: coscia soda, quadricipite che disegnava una curva strepitosa, ginocchio dalla rotula molto sexy e proporzionata, un polpaccio turgido e ben modellato e un piedino che sembrava essere del 39, o 40 al massimo, quindi relativamente piccolo.
L'uomo si accorge che quella osservazione attenta delle gambe di quel ragazzo, aveva determinato una discreta erezione e in quel momento si accorse che il ragazzo si stava sollevando dal telo per alzarsi e toglierne la sabbia in eccesso. In questa semplice operazione il ragazzo dava le spalle all'uomo che così potè guardare attentamente entrambe le gambe del ragazzo, e si rese conto che erano davvero femminili. E' ovvio che essendo in piedi e che stava dandogli le spalle, l'occhio dell'uomo si posò anche sul culetto di quel ragazzo di circa 40 anni e si accorse che anch'esso era tremendamente sodo e rotondo. L'uomo si accorse che la sua erezione era ormai completa.
Il ragazzo riguadagnò la posizione di prima, ma stavolta distese la gamba che prima era leggermente sollevata, e sollevò quella che fino a quel momento era distesa. In questo modo l'uomo potè osservare i lineamenti dell'altra gamba dalla parte interna, confermandogli che quei polpacci erano davvero sexy e che, visto che adesso poteva osservare l'interno coscia, quelle gambe erano davvero eccitanti.
L'uomo quindi non poteva che chiedersi come mai era possibile che quel ragazzo, dalla pancia pronunciata in una tondità non eccessiva ma presente, aveva quelle curve così eccitanti da provocargli un'erezione tale. Tra l'altro visto che quel ragazzo si depilava tutto il corpo, lasciava fantasticare notevolmente, e questa sensazione si acutizzò quando l'uomo notò che salendo poco più su, oltre la pancia, verso il petto, il ragazzo aveva un paio di seni bianchissimi, con capezzoli non eccessivamente turgidi ma dall'areola piccola, due tettine probabilmente di una certa morbidezza, vista la presenza di quella discreta pancia, e questo fu la goccia che spinse l'uomo a prendere una decisione: voleva assolutamente conoscere quel ragazzo.
L'uomo quindi si alzò dal lettino, prese il suo telo e si diresse verso il ragazzo e garbatamente gli chiese: "Scusa, posso distendermi qui con te e farti un po' di compagnia?". Il ragazzo gli rispose altrettanto educatamente: "Ma certamente... Oggi poi non c'è molta gente e farci compagnia è meglio...", così l'uomo di distese accanto a lui.
"E' una giornata non molto calda", disse l'uomo, "ma la brezzolina è una manna. Questa estate è stata davvero calda...".
"In effetti si", disse il ragazzo, "il caldo è stato micidiale!", e sorrise.
"E' da poco che vieni? Ti vedo poco abbronzato...", gli chiese l'uomo.
"Si, purtroppo non ho potuto prendere ferie questa estate", gli rispose il ragazzo, "e sto venendo al mare solo di sabato".
"Vieni sempre qui?", chiese l'uomo.
"Si... Mi piace qui...", rispose il ragazzo leggermente arrossito.
"Anche a me", ammise l'uomo, "ci vengo spesso e anche se la stagione volge al termine mi piace coltivare la mia passione".
"Sono d'accordo", disse il ragazzo.
"Stavo li sul mio lettino e ti guardavo solo soletto", gli confessò l'uomo, "così ho pensato di avvicinarmi. Spero di non averti messo in imbarazzo...".
"Certo che no", gli disse il ragazzo arrossendo ancora di più, "Anzi, ai fatto bene".
"Sai, volevo dirti... Ecco... Scusa, è un po' imbarazzante, ma... Ho notato che sei... Ecco, il fatto... Che sei completamente depilato... Beh, mi ha un po' incuriosito... Oddio, perdonami... Ora metto in imbarazzo anche te...".
"Ma no, non preoccuparti", lo rassicurò il ragazzo, "Si, in effetti mi piace moltissimo depilarmi", aggiunse.
"Beh, stai benissimo, non c'è dubbio", gli confermò l'uomo. "Posso?", e fece come per volergli toccare la coscia.
"Si, certo...", lo incitò il ragazzo.
L'uomo così comincio a passare la sua grande e forte mano sulla coscia del ragazzo e si rese conto che era davvero liscia e soda, proprio come aveva immaginato guardandola da quel lettino poco distante. Dapprima continuò a far scivolare la mano verso la gamba, passando dal ginocchio e dalla rotula, per finire poi sul polpaccio che, come si aspettava, era altrettanto turgido. Poi tornò su verso la coscia ed ebbe la curiosità di palpare anche quel seno che aveva ipotizzato morbido e corposo. Pose la mano sul seno destro del ragazzo, ed effettivamente lo era. Cominciò così a palpargli il seno destro fino a sentire che il piccolo capezzolo si induriva, e ciò gli piaceva moltissimo, così palpò anche il seno sinistro, sentendo lo stesso effetto.
"La tua pelle liscia mi piace davvero tanto", disse l'uomo al ragazzo, "ma se ti metto in imbarazzo, ti prego di dirmelo...".
"No, non mi metti per niente in imbarazzo, anzi mi piace...", gli rispose il ragazzo, e allungò la mano sul pene dell'uomo che era ormai duro.
L'uomo era eccitatissimo e sentendo la mano del ragazzo sul pene si eccitò ancora di più. Era attratto da quelle bellissime gambe, e tornò ad accarezzare l'interno coscia destra del ragazzo. Allora gli chiese: "Ti va se andiamo qui dietro, tra le dune?".
Il ragazzo accettò senza pensarci, così presero le loro cose e si diressero verso la parte più nascosta della spiaggia. Raggiunto l'angolo appartato tra le dune, distesero i loro teli e cominciarono a toccarsi appassionatamente. L'uomo cominciò con dei caldi preliminari, facendo distendere il ragazzo sulla schiena, aprendogli le gambe e mettendosi come la posizione a missionaria. Gli accarezzò entrambe le gambe, prima l'una, poi l'altra, dai piccoli e femminili piedini, salendo su per i polpacci, poi sulle cosce e i fianchi, palpando anche i suoi due sodi glutei. Il ragazzo passò il lubrificante all'uomo che se lo passo sul pene e mettendo anche una goccia sul buchino del culetto del ragazzo, lentamente lo penetrò, con dolcezza per non fargli male, per poi cominciare a spingere con decisione per eccitare il ragazzo. Mentre lo penetrava gli toccava quelle meravigliose cosce, quei ginocchi, quei polpacci e quei piedini deliziosamente inarcati. Dopo diversi minuti l'uomo fece girare il ragazzo a 90 e continuò a infilare il suo membro in quel culetto sodo e tondo, rendendosi conto che era meraviglioso fare l'amore col ragazzo. Passarono altri meravigliosi minuti e l'uomo decise di distendersi, facendo salire il ragazzo a smorza candela. Potè così continuare a godere palpandogli le tettine, mentre il ragazzo faceva su e giù con dolcezza e femminilità.
Sono stati a fare l'amore tra le dune per quasi un'ora e mezza. L'uomo venne 2 volte.
"So, di non essere molto femminile", disse il ragazzo all'uomo mentre stavano distesi sui teli tra le dune, "la mia panzetta purtroppo mi penalizza...".
"Non dirlo nemmeno: sei come devi essere, né più, né meno", lo rassicurò l'uomo, "Io non guardo la pancetta, guardo le tue belle curve".
"Sei un grande adulatore", gli disse il ragazzo.
"Ma no, sono solo realista. Non mi interessa la pancia, o il viso. Non guardo queste cose, guardo ciò che mi eccita, e tu hai due gambe strepitose, un culetto strepitoso e anche due bei seni. E' questo ciò che serve".
"Sei meraviglioso", esclamò il ragazzo.
"No... Tu lo sei... E le tue curve", gli disse sorridendo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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